Grande soddisfazione all’Università Medica Internazionale di Roma che con il progetto Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences ha ottenuto il finanziamento più alto nell’ambito della Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, concernente le competenze universitarie avanzate e le iniziative transnazionali in materia di istruzione.
Dei fondi erogati dall’Unione Europea, che sono stati messi a bando dal Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nell’ambito della Missione 4, Componente 1, Investimento 3.4 , sotto-investimento T4 “Iniziative Transnazionali in materia di istruzione” – NextGenerationEU, UniCamillus ha ottenuto il sostegno più ampio nella misura di €1.264.954 euro e il progetto nel complesso è stato finanziato per €2.467.099,00. Al medesimo bando hanno partecipato, tra le altre, molte eccellenze accademiche italiane come la Scuola Normale Superiore di Pisa (€565.666), il Campus Biomedico di Roma (€732.111), la Ca’ Foscari di Venezia (€309.470), l’Università di Bologna (€396.255), l’Università Cattolica del Sacro Cuore (€553.954), che hanno presentato anch’esse ottimi progetti.
Il programma, che coinvolge anche l’Università di Chieti-Pescara e l’Università di Foggia, prevede la creazione di corsi di Laurea in Infermieristica in Camerun, Fisioterapia e Ortopedia in Somalia e Psicologia in Etiopia. È incluso, inoltre, lo sviluppo di un Laboratorio ortopedico biorobotico a Roma, che rappresenterà un importante fattore di ulteriore sviluppo e attrattiva per i corsi di fisioterapia e per la specializzazione in ortopedia di UniCamillus.
“Si tratta di un risultato straordinario – dichiara il Rettore, Gianni Profita – È senza dubbio un riconoscimento alla validità e alla qualità del lavoro che svolgiamo tutti i giorni in UniCamillus. Il fatto che ci sia stato assegnato questo importante finanziamento è però anche un motivo di grande responsabilità, che ci sprona a portare avanti al meglio il nostro percorso di crescita a vocazione internazionale. Il merito principale va comunque al Prof. Emiliano Maiani, Delegato alla Ricerca di UniCamillus, alla Prof.ssa Barbara Tavazzi, per il suo lavoro di revisione critica del progetto e ad Alessandra Pollio, Grant Officer del nostro Ateneo che ha supportato in modo puntuale le procedure necessarie a partecipare al bando e a raggiungere questo notevolissimo traguardo”.
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